Questo vino è originario di Canale d’Alba nel Cuneese, ma le origini del suo nome hanno generato parecchie diatribe tra i produttori:
c’è chi sostiene che il suo nome derivi da “arnese”, chi lo attribuisce alla forma dialettale “arnais” (utilizzata per definire una persona “scontrosa/irascibile e ribelle”) e chi invece ritiene che derivi dal nome del Monte Renesio – posto a guardia dei vitigni della zona di Canale d’Alba.
Ogni produttore ha la sua personale versione.
La storia del vitigno inizia tra la fine del ‘400 e l’inizio del ‘500, anni da cui provengono le prime prove scritte della sua coltivazione.
L’Arneis non è un vitigno facile da coltivare richiede molto lavoro per essere portato a giusta maturazione e ha scarse rese. Le sue colline, ripide e ricche di boschi, non ne aiutano la diffusione.
I suoli del Roero, pur confinando con quelli delle Langhe, sono molto più giovani, formatisi nel Pliocene (tra i 6 e i 2 milioni di anni fa) sono il risultato di quella che fu una zona costiera caratterizzata da un clima di tipo tropicale.
In alcune aree la sabbia è attraversata da vene di calcare e di gesso, che donano all’Arneis una sorprendente mineralità.
La produzione del Roero Arneis è consentita solo nei 19 Comuni in provincia di Cuneo che si trovano sulla Riva sinistra del fiume Tanaro:
- Canale, Corneliano d’Alba, Piobesi d’Alba e Vezza d’Alba, e in una porzione dei comuni di Baldissero d’Alba, Castagnito, Castellinaldo, Govone, Guarene, Magliano Alfieri, Montà, Montaldo Roero, Monteu Roero, Monticello d’Alba, Pocapaglia, Priocca, Santa Vittoria d’Alba, Santo Stefano Roero e Sommariva Perno.
E’ un vino poliedrico, dalle mille sfaccettature che ogni produttore con il suo stile personale rende unico.

Un grande vino fresco e floreale con un sorso minerale che rende la beva ancora più piacevole, e soprattutto da lunghi invecchiamenti.
Perfetto come aperitivo ma anche piacevolissimo abbinato a piatti di pesce.