La tarte flambée Alsaziana


L’Alsazia è bellissima e il patrimonio enogastronomico è straordinario ma io sono tarte flambée dipendente e spesso la cucino anche a casa.

Di tutte le specialità alsaziane, è senza dubbio la più genuina e la più semplice e spesso mi è stata proposta in accompagnamento alle degustazioni di vini del territorio.

Ma quali sono le origini della tarte flambée?

Le prime tartes flambées risalgono presumibilmente al Medioevo e hanno avuto origine nel nord dell’Alsazia.

In Alsazia sui menu dei ristoranti la trovate come tarte flambée ma nel resto della Francia viene indicata come “Flammekueche”


I contadini cuocevano il pane nei forni a legna e la pasta avanzata stesa e ricoperta di latte cagliato, veniva infornata per pochi minuti in un forno molto caldo, tolti i bordi anneriti dall’alta cottura la tarte veniva ripiegata su stessa e mangiata con le mani,

La ricetta variava leggermente a seconda del villaggio, e con il passare del tempo il latte cagliato fu sostituito con formaggi raffinati e, in alcune località, con la panna.

Le tartes flambées vengono tradizionalmente mangiate su una pala da pane in legno, tipica di quelle usate dai fornai, ed è questo il motivo per cui sono generalmente rettangolari.

Per quanto riguarda l’uso del lievito alcuni lo mettono e altri no, ma gli chef che ho consultato in loco lo utilizzano tutti, ma attenzione solo lievito fresco non lievito chimico.

Alcune ricette poi contemplano l’utilizzo di champignons e altri formaggi.

La ricetta che propongo mi è stata suggerita a Colmar .

Ingredienti:

  • 250 g di farina
  • 150 g di pancetta affumicata tagliata a dadini
  • 100 g di panna fresca o formaggio spalmabile
  • 10 g di lievito fresco
  • acqua tiepida
  • 2 cipolle bianche
  • 1 pizzichino di zucchero
  • pepe, noce moscata e sale q.b.

Procedimento:

Mescolate la farina, il sale e una puntina di zucchero in una ciotola capiente, sbriciolate il lievito, e incorporatelo, versate l’acqua e impastate fino a ottenere un impasto morbido e liscio.

Fate un panetto e lasciatelo lievitare per circa 1 ora coperto e a temperatura ambiente.

Tagliate le cipolle a rondelle sottili e mettetele in un tegame con un filo di olio, aggiungete la pancetta, pepate salate e fate cuocere per qualche minuto, lasciate da parte.

Finito il tempo di lievitazione, stendete la pasta sulla spianatoia (deve essere sottile: ca 3 mm di spessore), disponete su una teglia foderata con carta da forno.

Amalgamate la panna o il formaggio fresco alle cipolle e alla pancetta e aggiungete un pizzico di noce moscata, poi distribuite il tutto sulla pasta in modo omogeneo, mettete un filo di olio, il sale e infornate.
Preriscaldare il forno a 240°C.


In abbinamento: il Pinot Auxerrois unisce morbidezza e freschezza, si abbina bene a tutto ciò che è affumicato, ma se Vi piacciono le bollicine allora scegliete il Crémant !

Per gli amanti della birra : una birra ambrata locale.
Le caratteristiche speziate della birra ambrata esaltano le note affumicate della pancetta della tarte flambée.

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