Nonostante il nome fuorviante, la cipolla egiziana – detta anche cipolla albero o cipolla che cammina – è un antico ortaggio coltivato prevalentemente in Liguria.
E’ stata reintrodotta nell’estremo ponente ligure proprio in questi anni, grazie alla tenacia e passione di decine di agricoltori, uno su tutti Marco Damele che ne ha curato il progetto di promozione e salvaguardia.
Non si conoscono le origini del nome, certo è però che gli antichi Egizi adoravano le cipolle e credevano che la forma sferica e gli anelli concentrici simboleggiassero la vita eterna.

L’appellativo “cipolla che cammina” si deve al fatto che la cima della pianta -che può raggiungere anche 1/2 metri di altezza (da qui il nome cipolla albero) – si piega lentamente sotto il peso della sua stessa testa fino a toccare il suolo, dove radica dando origine a nuove piante.
La cipolla egiziana è stata inserita fra i prodotti dell’Arca del Gusto di Slow Food, è semplice da coltivare in campo aperto ma anche in vaso sul balcone di casa in quanto molto resistente.

Io ho preparato una frittata, ma poichè il gusto di questa cipolla è molto dolce si presta a molte altre preparazioni come ad esempio una zuppa oppure in vasetto sotto aceto.
Ingredienti:
- 500 g di cipolle
- 5 uova
- 100 g di parmigiano reggiano
- una manciata di persa e origano
- olio Evo
- sale q.b.
Procedimento
Affettate finemente la cipolla e fatela imbiondire con un poco di burro e olio in una padella antiaderente. In una terrina sbattete le uova con il formaggio, il sale e un pizzico di persa. Incorporate le uova al soffritto di cipolle e mescolate bene. Mettete nella padella e con l’ausilio di un piatto girate la frittata e terminate la cottura anche dall’altro lato.
Servite con del pane bruschettato.
L’idea antispreco: con i gambi dei cipollotti tritati fini fini preparo delle buone frittelline per gli aperitivi.
In abbinamento un Greco di Tufo “Miniere” dell’azienda Cantine dell’Angelo, fresco e minerale è un vino veramente unico !