Situato nell’entroterra fra Savona e Vado Ligure, l’antico Aquilianum fu feudo dei marchesi Del Carretto che lo cedettero nel 1192 al Comune di Savona.
Il territorio fin dal secolo XII è stato diviso in due: una parte che faceva capo al Comune di Savona con la comunità di Quiliano – il poder di Savona- , e l’altra quale feudo del vescovo di Savona; luogo che fu ceduto nel 1385 al comune di Genova e nel 1797 con la formazione della Repubblica Democratica Ligure venne eletto libero comune.
Attualmente Quiliano è composto da due centri cittadini, Quiliano e Valleggia, da tre centri frazionali montani (Cadibona, Montagna e Roviasca) e da molte borgate ricche di fascino, alcune delle quali immerse nel verde.
Tra i prodotti famosi della zona c’è la gustosa e succosa albicocca di Valleggia presidio Slow Food, riconoscibile per la buccia sottile dal delicato colore arancio picchiettato da puntini color mattone, è di piccola dimensione ma il suo aroma e il suo sapore sono molto più intensi delle altre varietà sul mercato. La raccolta si concentra in tre settimane tra fine giugno e luglio.

Pensate che per gli abitanti del borgo avere un albero di albicocche è quasi un’istituzione e tutti quelli che hanno un giardino ne possiedono uno.
Ma Quiliano è anche noto, soprattutto tra gli appassionati del vino, per la produzione del Buzzetto (nome autoctono del Lumassina) e per la Granaccia (Alicante).
Il Buzzetto è un vino bianco secco dai profumi intensi di erbe e fiori di campo che prende il nome da buzzo cioè acerbo, proprio per il suo gusto asprigno, le prime notizie del buzzetto risalgono al 1200 quando fu utilizzato per scambi commerciali – pare in effetti, che i primi ad utilizzarlo con questo scopo furono proprio i Marchesi del Carretto che permettevano ai contadini più poveri di pagare le tasse con diverse botti di questo vino.
Nel ponente ligure i nomi locali di questo vino sono: Lumassina o Buzzetto a Quiliano; Mataosso a Noli e Varigotti; Garello nel Savonese e Uga Matta a Spotorno.
L’unico produttore che ancora tiene in etichetta il nome Buzzetto è l’azienda di Dionisia Turco e del marito Graziano Giusto.

La Granaccia è uno dei vitigni più diffusi al mondo, ha origini spagnole ed è stata introdotta a Quiliano nel XVIII secolo, da mercanti locali che intrattenevano rapporti con la Spagna.
Oggi la Granaccia è una delle eccellenze enoiche di Liguria tanto che diversi produttori ne hanno fatto il proprio vino di punta.

Le uve dell’Az. Agricola Turco provengono da un ettaro e mezzo di vigneto coltivato in collina sui ripidi versanti a scarpata che sovrastano il borgo antico di Quiliano, il terreno rosso misto e argilloso conferisce complessità al vino.
Il colore è un rubino brillante che tende al granato; il profumo è intenso, ha note balsamiche e resinose e un sentore dolce di confettura di ciliegie e lampone, in bocca è avvolgente.
Abbinamento perfetto con il pesce al forno e la tipica buridda (pesce in umido) della riviera di Ponente.
ll territorio di Quiliano è un vero e proprio museo a cielo aperto, le cui strade e sentieri offrono panorami e resti di bellezze storiche artistiche e architettoniche in ogni angolo e prodotti locali tipici che si mescolano con storie e leggende autoctone.
Vi consiglio quindi di dare un occhio alle varie escursioni che Vi permetteranno di apprezzare appieno un territorio davvero ricco e sorprendente.