Tuttofood 2023 –

Un’esperienza galvanizzante per tutti quelli che amano il mondo dell’enogastronomia.

Già dai primi passi mi rendo conto di quanto siamo diventati grandi “noi” ITALIANI: le nostre aziende sempre più all’avanguardia e i “nostri” cuochi, pizzaioli, sommelier e compagnia bella, sempre più professionali e attenti alla valorizzazione del nostro meraviglioso territorio e con un occhio sempre vigile alla eco sostenibilità, tema principe dell’evento di quest’anno.

Molte sono le iniziative dedicate alla lotta contro lo spreco alimentare e al Green Trail, grande novità del 2023:

si tratta di un percorso che porta alla scoperta di prodotti green, plant based e km zero, ma anche salutistici e free-from.

Devo ammettere che in questi giorni più che mai, mi è sembrato di essere finita dentro al cestello di una lavatrice durante la centrifuga.

Quindi, tante tante cose da raccontare ma intanto Vi parlerò dell’esperienza con

l’associazione Ambasciatori del Gusto che mi ha permesso di assistere agli interessantissimi laboratori.

Il primo che qui Vi racconto, ha visto protagonista lo Chef Marco Sacco (titolare del Ristorante bistellato “il Piccolo Lago” di Verbania), artefice di uno strabiliante antipasto con ben 56 ingredienti :

Dal sottosuolo al germoglio:

verdure del sottosuolo: come la patata affumicata, cipolla in carpione, barbabietola con cannella e cumino e poi in superfice, asparago crudo e carotine mentre la “terra” è composta di polvere di pane con tartufo nero e porcini.

Il “piatto” ci è stato servito dagli allievi della scuola di cucina Alma coadiuvati dai ragazzi dello staff di chef Sacco con erbe “vive” raccolte con la pinzetta e adagiate sul piatto per completare l’opera.

Le piantine utilizzate, che vedete anche nella fotografia, provengono da Agricooltur di Carignano (Torino), azienda specializzata in coltura aeroponica, uno dei metodi di coltivazione fuori suolo tra i più moderni e a minor impatto ambientale.

In accompagnamento al piatto, un cocktail con Seedlip (distillato analcolico ottenuto dai piselli), liquore alla genziana, vodka, bitter arancia e succo di lime. 

Una cucina creativa e fuori dagli schemi che ha come obiettivo principale la valorizzazione dei prodotti della terra: Terra Madre è appunto il nome di questo piatto dove tecnica, sperimentazione, ricerca e valorizzazione della materia prima sono evidenti sin dal primo assaggio.

I 56 ingredienti si mixano perfettamente tra di loro in un’esplosione di sapori.

Ai “fornelli” chef Marco Sacco con Davide Chiaraluce

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