Un frutto particolare originario del Centro America, ma che oggi cresce in tutto il bacino del Mediterraneo dove viene impiegato sia in ambito alimentare che cosmetico.
I fichi d’India sono ricchi di antiossidanti naturali, hanno un altissimo potere drenante e migliorano la salute del fegato.

La pianta che vedete nella fotografia si trova, pensate un pò , sulla suggestiva passeggiata di Nervi (Genova), nella mia amata Liguria.
Ci sono aziende che utilizzano il dolce frutto nella produzione delle grappe, una su tutte la eccellente Distilleria Giovi di Messina che utilizza per i suoi prodotti, solo materie prime autoctone – la frutta viene reperita dalle coltivazioni che si trovano sulle pendici dell’Etna -.
Le confetture extra di fichi d’India prodotte dalla Fattoria di Priscilla di Catania, esprimono tutta la territorialità e i profumi della Sicilia ed esaltano le proprietà organolettiche dei fichi d’India.
Per queste confetture vengono utilizzati frutti di una qualità particolare denominata “bastardoni”.
A maggio le pale dei fichi d’india si riempiono di piccoli frutti fioriti, questa rappresenta la prima fioritura che darà frutti maturi fra luglio e agosto. Ma per antica tradizione, per avere frutti maturi anche da ottobre a dicembre, si procede, fra maggio e giugno, alla “scozzolatura” dei fichi d’India, si fanno cioè cadere i piccoli frutti in modo da sollecitare la pianta ad una seconda fioritura. Si ottengono cosi fichi d’india che prendono il nome per l’appunto, di “bastardoni”, sono più grossi e saporiti, hanno pochi semi e un gusto ed una consistenza della polpa unici, e cosa più importante sono ricchi di vitamine.
Oltre al frutto è possibile gustare anche la pala (chiamata anche Nopal), che è edibile e ha un sapore molto delicato simile a quello dei fagiolini.
Le pale che si usano sono quelle giovani e morbide della pianta a cui vengono tolte le spine, facendo molta attenzione.
Con l’aiuto di un pelapatate si asportano la scorza verde e le palette, che verranno poi messe a bollire per una ventina di minuti e successivamente condite con olio Evo. Si possono lasciare raffreddare e gustare poi in insalata.

RISOTTO AI FICHI D’INDIA
INGREDIENTI per 2 persone
- 4 fichi d’india
- 200 g di riso
- aromi: menta o basilico
- brodo vegetale
- 100 g di taleggio (oppure mascarpone se volete un sapore più delicato)
- vino bianco secco
- uno scalogno
- parmigiano
- una noce di burro
Ecco la parte meno simpatica della ricetta: come pulire i frutti ? Anche se di solito arrivano sul mercato già senza spine, ecco come procedere in caso non siano già “puliti”:
prima di tutto attrezzatevi con un paio di guanti; mettete i fichi sotto l’acqua corrente fredda o immersi in una ciotola per sciacquare via le spine, incidete la buccia sui lati e sfilatela via.
(Attenzione: la buccia è molto spessa: bisogna estrarre la parte carnosa eliminando la scorza più esterna).
Mondate i fichi, tagliateli grossolanamente e metteteli in una padella con un soffritto di scalogno, appena incomincia a formarsi una sorta di crema, togliete dal fuoco e passate tutto con un passaverdura in modo da eliminare i semini e ricavare un succo che metterete da parte.
Tostate il riso con un trito di scalogno e menta (o basilico), sfumate con il vino bianco e con il succo dei fichi d’india, aggiungete il brodo vegetale fino ad arrivare a cottura e poi mantecate con il taleggio, il burro e aggiungete una spolverata di parmigiano.
Se volete, potete friggere le bucce che avete tenuto da parte e utilizzarle per decorare i piatti.
FRITTELLE DOLCI
INGREDIENTI
- scorze di fico d’india
- uovo
- farina
- cannella
- zucchero a velo
La ricetta è velocissima:
prendete le scorzette di fico d’India, passatele nell’uovo sbattuto al quale avrete aggiunto una spolverata di cannella, passatele nella farina e friggetele in olio bollente.
Spolveratele con cannella, oppure se avete dei i bimbi, con zucchero a velo.
E’ un’ottima merenda spezzafame, nutriente e sana ma soprattutto antispreco!
I fichi d’india si possono conservare in frigorifero sotto vuoto per alcuni giorni.
Alla prossima!