La storia della Franciacorta è rivoluzionata nell’autunno 1961, quando nelle cantine Berlucchi nasce il primo Franciacorta. ‘61 è una data ma è anche un numero primo, indivisibile, “speciale” rispetto a tutti gli altri e che simboleggia il primato di una visione da oltre 60 anni.
In questi giorni l’iconica “Linea ’61” di Berlucchi esce con una nuova veste, cambia la sua immagine come a confermare che oggi più che mai anche il packaging ha la sua importanza.

Anche la forma dell’etichetta di Berlucchi ’61, numero primo diventa più accattivante accattivante la doppia cromia, unita alla particolare struttura realizzata con due carte sovrapposte, accompagna il consumatore attraverso un viaggio multisensoriale.
Cambiano i colori che diventano tenui ed eleganti e, come nel caso dell’Extra Brut, cambia anche il gusto. Un dosaggio quasi pari allo zero Chardonnay al 90% con un 10% di Pinot nero.
Un brut perfetto per gli aperitivi o anche da assaporare a tutto pasto, abbinato a primi piatti e pietanze a base di pesce.
Verde salvia per il Satèn: Chardonnay 100% delicato ed elegante abbinatelo a risotti e salumi gourmet e farete un gran figurone.
Pesca per il Rosè: Pinot nero 60% e Chardonnay al 40% è strutturato e vivace e ha una buona acidità, si sposa bene a crostacei e primi piatti elaborati .
Io li adoro tutti e tre e Voi quale preferite?