Questo termine indica varie preparazioni in carpione. A Genova si narra che il termine derivi da “sciabecco”, il tipico veliero che un tempo attraversava il Mediterraneo e a bordo del quale la “carpionatura” serviva per conservare i cibi.

La ricetta:
Ingredienti per 4 persone
- 600 g di acciughe fresche
- 300 g di cipolle
- 1 costa di sedano
- alloro e salvia
- 1 bicchiere di aceto bianco oppure di vino bianco secco
- farina
- sale
- olio Evo

Procedimento:
pulite accuratamente le acciughe: togliete le interiora, la testa e la lisca e lavatele bene sotto l’acqua corrente, asciugatele, infarinatele leggermente e friggetele in olio ben caldo per qualche minuto, sgocciolatele e con un foglio di carta assorbente togliete l’eccesso di unto.
Nel frattempo tritate grossolanamente le cipolle e il sedano (c’è chi aggiunge anche una carota) e fateli rosolare con un pò di olio Evo, unite l’aceto bianco (oppure il vino), un pò di sale e fate cuocere per qualche minuto.
Adagiate le acciughe in un contenitore di vetro coprendole con il trito di verdura e l’aceto bianco, una foglia di alloro e se vi piace, qualche foglia di salvia, terminate gli strati e irrorate con l’aceto in modo che le acciughe siano completamente ricoperte e terminate con uno strato di soffritto, chiudete il contenitore e lasciate riposare le acciughe per almeno due giorni.
Potete utilizzare lo stesso procedimento anche per altri pesci come le sardine oppure con le sogliole, ma giuro che anche zucchine e melanzane preparate con questo metodo sono altrettanto buone.
Ricordatevi che il pesce azzurro è una fonte importante di :
- Grassi insaturi (i cosiddetti grassi “buoni”) omega3, che favoriscono la diminuzione dei livelli di colesterolo;
- Sali minerali selenio, calcio, iodio, fosforo, potassio, fluoro, zinco;
- Vitamine A e B
CURIOSITA’ : “T’ei proprio scabeccio” si usa a Genova per dire a qualcuno “sei proprio scarso!”
Buon Appetito !!!