Se c’è una terra che ha mantenuto la sua essenza questa è certamente la Toscana, un luogo magico dove immergersi in un passato fatto di arte, tradizioni e buon cibo.
Tutte le volte che mi trovo in Toscana che sia per lavoro o per il puro piacere dell’anima, mille emozioni mi riempiono il cuore.

La Toscana è bella tutta ma una cittadina in particolare ha conquistato il mio cuore: Montepulciano.
Arroccata tra la Val di Chiana e la Val d’Orcia è una perla del Rinascimento, uno scrigno prezioso in mezzo alla natura dove persone, colori e sapori si fondono per creare un mix perfetto di armonia e benessere.
Per ammirare la cittadina si entra nel centro storico attraverso Porta al Prato, una massiccia struttura che faceva già parte della cinta muraria duecentesca e che fu ristrutturata ai primi del ’500 nell’ambito del sistema di fortificazioni progettato da Antonio da Sangallo.
Il centro storico, tutto in salita, è ricco di botteghe che propongono articoli di artigianato locale, di cantine vinicole e ristoranti che offrono menu e prodotti del territorio.
Salendo sino in cima si arriva alla monumentale Piazza Grande dove si possono ammirare i grandi palazzi storici : Palazzo Comunale, Palazzo dei Nobili Tarugi, Palazzo Contucci, Palazzo dei Capitani del Popolo e la splendida Cattedrale dell’Assunta costruita tra il 1586 e il 1680.
La Piazza, cuore pulsante della cittadina, si anima durante le numerose feste e manifestazioni. Tra tutte quella più pittoresca è sicuramente il “Bravìo delle Botti” (che si svolge nell’ultima settimana di agosto), una rievocazione storica che fa rivivere la sfida tra le otto Contrade cittadine.
Due atleti per ogni contrada (gli “spingitori”), fanno rotolare le botti del peso di circa 80 kg lungo il percorso in salita di circa 1800 metri che si snoda tra le vie del centro storico fino all’arrivo situato sul sagrato del Duomo in Piazza Grande. La settimana precedente la gara è ricca di avvenimenti e di appuntamenti importanti quali il Proclama del Gonfaloniere e il Corteo dei Ceri e tutte le sere le Contrade sono aperte al pubblico e pronte ad accogliere con feste, cene, giochi, musica e, naturalmente, vino a volontà. Quest’anno il Bravìo è stato vinto dalla Contrada di Collazzi.
Ma nominare Montepulciano fa subito pensare al Vino Nobile, grande eccellenza enologica della Toscana.
L’area geografica vocata alla produzione del Vino Nobile di Montepulciano DOCG, si estende sulle colline senesi in un territorio perfetto: ventilato, luminoso e favorevole all’espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne. La zona di produzione è localizzata in Provincia di Siena, comprende il territorio del Comune di Montepulciano ed è stata tra le prime nel 1966 ad essere insignita della DOC e la prima, insieme a Barolo e Brunello, ad essere promossa alla DOCG.
Secondo il Disciplinare di produzione attualmente vigente (D.m. del 9 novembre 2010), le caratteristiche fondamentali del Vino Nobile di Montepulciano devono essere le seguenti:
- Vitigni: Sangiovese, denominato a Montepulciano “Prugnolo Gentile”, per un minimo del 70%. Possono inoltre concorrere fino ad un massimo del 30% i vitigni complementari a bacca rossa idonei alla coltivazione nella Regione Toscana, purchè i vitigni a bacca bianca non superino il 5%.
– la resa massima per ettaro di vigneto è di 80 quintali con una resa in vino effettiva del 70%
– il vino può essere immesso in commercio soltanto dopo due anni di maturazione (tre per la Riserva) e comunque dopo aver superato rigidi controlli consistenti in esami chimici ed organolettici compiuti da una commissione ministeriale;
– la vinificazione e la maturazione devono avvenire obbligatoriamente nel Comune di Montepulciano.
Di recente per il Nobile di Montepulciano è arrivata una novità fortemente voluta dai produttori: la nuova tipologia Pieve che sarà accompagnata dal nome di una delle 12 sottozone ammesse a disciplinare che si aggiunge alle due tipologie “Annata” e “Riserva” e uscirà nel 2024.
Oggi i produttori più “tradizionali” aggiungono al Sangiovese (qui chiamato Prugnolo gentile), vitigni autoctoni come il Colorino, il Canaiolo nero o il Mammolo, altri produttori preferiscono avvalersi di vitigni internazionali come il Cabernet Sauvignon o il Merlot (ammessi nel disciplinare di produzione per un 30%).
La Cantina Crociani , che si trova nella Contrada di Cagnano, è un’azienda di antica e lunga tradizione vinicola ed è gestita dalla dolcissima ma tosta Susanna Crociani che ha deciso di produrre il suo Nobile utilizzando solo vitigni autoctoni. I suoi vini sono l’espressione più autentica del territorio da cui provengono, vini strepitosi come la Riserva 2017.
Tra le etichette anche il Vin Santo e un ottimo olio che accompagna perfettamente i piatti della tradizione locale.


In Piazza Grande si trova un’altra Azienda che di storia ne ha da vendere, è la Cantina Contucci che ha sede nello splendido Palazzo Rinascimentale di famiglia che risale alla prima metà del ‘500, e che si erge sulle cantine costruite sopra alle mura medievali della città.
Al piano terra di Palazzo Contucci ha sede l’ Enoteca mentre al piano nobile si può ammirare la bellissima “sala delle Feste” affrescata da Andrea Pozzo con i suggestivi “trompe l’oeuil” creati dall’artista.
“Qui il vino Nobile – come racconta con orgoglio il mio caro amico Andrea Contucci – viene prodotto seguendo la stessa “ricetta” da generazioni e utilizzando esclusivamente vitigni autoctoni.”
Le cantine, realizzate su tre livelli, sono seguite da più di 50 anni dal mitico Adamo Pallecchi ed è proprio grazie a lui che ho conosciuto la Montepulciano meno “turistica” e soprattutto gli amici della Contrada di Cagnano.
La produzione di Contucci comprende, oltre al Nobile Docg: le due riserve “Mulinvecchio e Pietrarossa” strepitose…; un rosso di Montepulciano; il ” bianco della Contessa” da uve Malvasia e Trebbiano e il Vin Santo di Montepulciano prodotto con uve Malvasia del Chianti Grechetto e Trebbiano e appassite su graticci per alcuni mesi con un successivo invecchiamento prolungato in caratelli per 5/8 anni.





Per quanto rigarda la cucina, tra la Val di Chiana e la Val d’Orcia i piatti della tradizione sono semplici e poveri come la Ribollita o la Panzanella o la Trippa alla fiorentina, mentre i primi piatti vedono il trionfo dei “Pici o Pinci” che vengono preparati alle briciole, all’aglione o al ragu toscano.
E che dire della bistecca alla Fiorentina ?
La regina delle razze toscane è la chianina allevata da più di due millenni in val di Chiana, nota per la sua carne magra e succosa, ricca di proteine e povera di colesterolo e che, guarda caso, è la carne migliore per la bistecca alla fiorentina che per forgiarsi di tale nome deve essere:
“almeno alta due dita, tagliata nella lombata del vitellone con in mezzo l’osso a forma di “T”, con il filetto da un lato e il controfiletto nell’altro e deve essere almeno del peso di 1 kg ”
così come ci ricorda l’Oste dell’Osteria dell’Acquacheta- tappa obbligatoria per chi passa da Montepulciano e vuole mangiare una fiorentina come si comanda in un locale rustico e conviviale !
Tra i prodotti tipici: il pecorino di Pienza, già citato dagli antichi storici romani, che viene prodotto con latte intero di pecora e stagionato naturalmente. Lo si trova in tre tipologie con sapore di intensità crescente: fresco a crosta bianca, (poche settimane di stagionatura); semi stagionato (circa due mesi di stagionatura ) a crosta arancione/rossa; stagionato e molto stagionato (fino a 18 mesi di stagionatura ) a crosta scura.
Tra i salumi tradizionali quelli di cinta senese (antica razza suina toscana): la finocchiona insaporita con semi di finocchio, il lombetto, il salame, il capocollo, il guanciale e le salsicce secche, che vengono proposti in ricchi taglieri accompagnati con formaggi e con i famosi crostini di fegatini e bruschetta al pomodoro.

Tra le cose da vedere Vi consiglio una tappa allo splendido “Caffè Poliziano“, antico e raffinato caffè in Stile Liberty, per un caffè o per uno sfizioso aperitivo.
Dalle balconate e dalla terrazza soprastante il locale, si può ammirare il panorama mozzafiato della Valdichiana. ,


Se poi come me amate i libri antichi dovete assolutamente visitare l’antica libreria Antiquaria Magnanet, è magica! All’interno potete girare liberamente tra libri antichi, mappe e cartografie.

Da vedere:
la Fortezza Medicea più volte distrutta e ricostruita, i suoi spazi vengono utilizzati per importanti eventi culturali ed è sede di un’importante università americana la Kennesaw State University della Georgia (USA), che la utilizza per i suoi corsi accademici.
Inoltre, dall’Aprile 2018, è anche sede del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano e della fornitissima Enoteca aperta per le degustazioni dei vini locali, (solo su prenotazione).
La Chiesa di Sant’Agnese costruita nel 1306 e ampliata nel 1311. Fu radicalmente ristrutturata nel 1600 e, mentre la facciata conserva il portale trecentesco, le parti ornamentali furono realizzate nel ‘900. All’interno si possono ammirare il bellissimo altare e il magnifico Chiostro.
Da vedere oltre ai numerosi Palazzi storici e le bellissime Chiese, le Logge del Grano, centro economico della città cinquecentesca, progettate da Ippolito Scalza.
Il Teatro Poliziano, disegnato da Giuseppe Valentini tra il 1793 e il 1795 e decorato da Giovanni Casagnoli.
Merita una visita l’ Azienda Agricola Canneto appena fuori Montepulciano: buoni i vini da degustare ammirando la magnifica vista aperta sui vigneti dell’Azienda da una parte , e i terreni argillosi delle Crete Senesi dall’altra!
Ci sono tantissime cose da vedere di cui dimentico sicuramente di scrivere, in ogni caso Vi lascio alcuni indirizzi che potrebbero esserVi utili :
Il Caseificio Cugusi – dove potete acquistare (anche on line), gli ottimi formaggi e i salumi di produzione propria.
Il Ristorante Enoteca Porta di Bacco con annessa la fornitissima Enoteca che Vi permette di scegliere i Vs vini durante il pasto e che si trova proprio all’ingresso di Montepulciano vicino alla Porta al Prato.
Il Ristorante la Briciola con il simpaticissimo proprietario Alfredo; è un ristorante a conduzione familiare dove si possono assaggiare ottimi pici fatti in casa.


Merita una visita: la meravigliosa Pienza, piccolo gioiello incastonato nella campagna toscana .

Dalla piazza dei pullman di Montepulciano partono ogni 20 minuti gli autobus per Pienza, ci vogliono una decina di minuti e non Vi dovete stressare cercando parcheggio.
Spero di esserVi stata utile e se avete bisogno di qualche suggerimento per il Vostro viaggio a Montepulciano non esitate a scrivermi!