La Valtellina tra vino, cibo e divertimento

Che sia per l’enogastronomia o per il divertimento vale sempre la pena di fare un viaggio in Valtellina.

I paesaggi sono straordinari e le occasioni di svago non mancano di certo, l’organizzazione poi è perfetta e in inverno come in estate troverete sempre qualcosa da fare.

La Valtellina del vino è un insieme di svariate sfaccettature territoriali : i microclimi, i paesaggi così differenti tra una zona e l’altra e l’altitudine dei vigneti, hanno permesso nel tempo il riconoscimento di 5 sottozone ben distinte, che si susseguono da ovest verso est e che conferiscono ai vini caratteristiche profondamente diverse.
Vigneti Valtellina

La produzione del Nebbiolo in Valtellina (qui chiamato Chiavennasca), si estende per circa 820 ettari che comprendono le cinque sottozone di produzione DOC e DOCG:

  • Rosso di Valtellina Doc
  • Valtellina Superiore Maroggia Docg
  • Valtellina Superiore Sassella Docg
  • Valtellina Superiore Grumello Docg
  • Valtellina Superiore Inferno Docg
  • Valtellina Superiore Valgella Docg

Il Maroggia è senza dubbio uno dei vini più pregiati e apprezzati della Valtellina Superiore DOCG ed è consigliato a chi ama i vini della Valtellina e i grandi classici della tradizione vitivinicola italiana. Si tratta di un vino rosso intenso, dal colore rubino, con aromi di frutti rossi maturi e note speziate. La sua struttura è morbida, con tannini ben bilanciati e un finale persistente.

Abbinamenti : piatti di carne o formaggi stagionati

Il Sassella è  prodotto nelle valli della provincia di Sondrio. E’ un rosso intenso con profumi floreali e fruttati che ricordano le more selvatiche, il ribes nero e la liquirizia. Al palato è secco, armonico ed elegante con tannini vellutati ed un finale persistente. 

Abbinamenti: piatti di carne come brasati o selvaggina ma anche con piatti vegetariani

Il Grumello è uno dei vini più pregiati della Valtellina, ha un bouquet intenso, profondo e complesso, con sentori di note speziate, fruttate ed erbacee. Al palato il Grumello risulta morbido e rotondo, con tannini ben presenti ma ben bilanciati. Il finale è persistente ed elegante.

Abbinamenti: carne rossa arrosto o alla griglia, selvaggina

L’Inferno, è un vino rosso intenso e si distingue per la sua complessità ed eleganza, ha un colore rubino intenso con riflessi granati. Al naso presenta aromi di frutta matura come ciliege, amarene e susine, insieme a sentori speziati come cannella e chiodi di garofano. Al palato è vellutato, armonico ma deciso, con tannini ben equilibrati e persistenti.

Abbinamenti: cacciagione, ma essendo un vero vino da meditazione la sua complessità lo rende ideale anche per l’abbinamento con formaggi stagionati come il casera, un formaggio tipico locale

Valgella è una delle zone più importanti della Valtellina Superiore DOCG, una delle regioni vinicole più famose d’Italia. Il colore del Valgella è rosso rubino con riflessi granati, il profilo olfattivo è persistente, fine e piacevole. Al palato risulta secco, poco tannico e armonico.

Vigneti del Valgella

VALTELLINA A TAVOLA

Abbinamenti: selvaggina allo spiedo, arrosti di carni rosse e bianche, stufati, brasati e formaggi stagionati

I sapori tradizionali di questa valle, un tempo storico passaggio per raggiungere la Svizzera, sono variegati e genuini.

La tradizione povera e contadina della Valtellina si ritrova in un piatto tipico conosciuto e apprezzato in tutta Italia: i  Pizzoccheri IGP, una pasta a base di farina di grano saraceno.

Qui un elenco di piatti che ho assaggiato e apprezzato molto:

Mausc una sorta di puré di patate con fagiolini e formaggio, da gustare insieme alla bresaola;

Taroz  sono un piatto tradizionale della gastronomia valtellinese consiste in una purea di patate, fagioli e fagiolini conditi con il tradizionale burro e formaggio valtellinese (Valtellina Casera Dop);

Sciatt: queste frittelle di grano saraceno ripiene di formaggio fuso sono irresistibili: una pallina tira l’altra; 

Chiscioi, frittelle di grano saraceno con un cuore di formaggio;

Cunsc con polenta: questo sugo di carne, tipico della media valle, con carne di pecora e molte spezie, viene servito per l’appunto con la polenta;

Bisciola: è il dolce perfetto dopo un pasto o per la colazione. E’ una sorta di pandolce fatto di ingredienti semplici: uva sultanina, pinoli e fichi secchi.

Torta fioretto: in dialetto viene chiamata Fügascia de Fiorétt ed è il dolce tipico valchiavennasco per eccellenza. Con un gusto particolare, caratterizzato dall’impiego dei semi di anice (il fioretto), in origine veniva semplicemente preparata utilizzando la pasta di pane a cui venivano aggiunte le uova e lo zucchero. Successivamente la ricetta ha subito un’evoluzione.

Tra i salumi da citare: la Bresaola della Valtellina IGP e il ‘Violino’ di Capra, un salume artigianale che trova le sue origini in Val San Giacomo in Valchiavenna.

Dagli alpeggi, dove gli animali pascolano liberi, nascono prodotti unici come il Bitto e il Valtellina Casera a marchio DOP. 

Valtellina Casera Dop – Bitto Dop

VALTELLINA TURISMO E DIVERTIMENTO

Una terra amata dai Romani per i suoi boschi frondosi e per le sue acque benefiche, le terme valtellinesi sono documentate già dai tempi dei Romani, e sono dislocate in tutta la Valtellina.

Citate da Plinio il Vecchio e Cassiodoro, in epoca rinascimentale sono state meta di grandi personalità storiche, fra cui Leonardo da Vinci e Ludovico il Moro.

D’inverno la Valtellina oltre allo sci offre tanti altri divertimenti:

la fat bike una pedalata intensa sulla neve, lo  sleddog, una emozionante esperienza con la slitta; le ciaspolate  in ambienti incontaminati e molto altro.

D’estate il golf, il rafting, il canyoning e altre esperienze di pura adrenalina oltre alle fattore didattiche aperte tutto l’anno e ai  numerosi sentieri escursionistici di alta montagna percorribili in tappe che toccano vari rifugi e alcune delle cime più spettacolari delle Alpi.

Per gli enoappassionati poi la c’è la Via dei Terrazzamenti : un itinerario pedonale che attraversa i vigneti terrazzati e i borghi del versante retico della Valtellina, da Tirano a Morbegno, ad una quota compresa tra i 300 e i 700 metri. Lungo il tragitto si trovano numerose aree di sosta, con pannelli informativi, ideali per fermarsi e apprezzare l’incantevole paesaggio valtellinese.

E se avete bisogno di informazioni per il Vostro soggiorno in Valtellina ecco il l link: https://www.valtellina.it/it/info-point

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