Alcuni anni fa girava una credenza popolare secondo cui l’origine del nome “trippa” derivava da “sbira” in quanto faceva parte del classico rancio degli sbirri, cioè delle guardie che custodivano i prigionieri della Repubblica genovese.
Era cucinata in modo semplice e veloce con pane e il suo brodo.

Io la cucino così :
Trita e fai un soffritto con carota, sedano e cipolla, aggiungi le trippe e fai cuocere per qualche minuto, aggiungi mezzo dado e qualche chiodo di garofano.
Aggiungi la polpa di pomodoro e fai cuocere per 20 min, aggiusta di sale, aggiungi un po’ di peperoncino, le fagiolane, mezzo bicchiere di vino bianco e lascia cuocere per altri 20 minuti….e… Voilà ecco pronto un piatto squisito 🤗
Ho completato il piatto con una manciata di ceci 😜
A qualcuno piace cospargerla di formaggio parmigiano grattugiato.
Ho abbinato una Barbera d’Alba di cantina Paitin (Serraboella – CN)