Dolcezze di Genova – gli anicini

Gli anicini (Anexin)

La domenica mattina con papà era abitudine andare a comprare i pasticcini e il profumo che aleggiava nell’aria in quel negozio lo ricordo ancora. Ma il profumo degli anicini era il mio preferito. Anicini che ovviamente ancora oggi mangio in quantità diciamo, apprezzabili.

La ricetta che trascrivo l’ho trovata in mezzo ad un libro scritta dalla nonna (che li faceva spesso)

Occorrente: 5 uova, 300 gr di zucchero, 400 gr. di farina, 4 albumi, un pizzico di bicarbonato di sodio, anice. (penso intendesse quelle fialette di aroma che sono in commercio)

Mettere in una terrina le uova e lo zucchero, lavorare con un cucchiaio di legno tenendo il recipiente tra le ginocchia, in modo da scaldarlo leggermente. Quando le uova saranno ben gonfie unire gli albumi montati a a neve ferma, l’anice e la farina. Versare il composto in uno stampo rettangolare imburrato della larghezza di circa 10 cm livellare e cuocere in forno a 170°. (170 gradi lo dico io ma lei aveva scritto a forno caldo) Quando il colore sarà dorato, lasciar raffreddare e quindi tagliare facendo la classica forma degli anicini che poi si dovranno adagiare nuovamente in forno per farli “biscottare”. Conservare in una scatola di latta. A me sono venuti benissimo anche se ho un pò esagerato con l’aroma all’anice!

La Pasticceria di Sambuco fa degli ottimi anicini…
https://www.pasticceriadisambuco.it

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