Le origini del nome di questo vitigno hanno generato qualche diatriba tra i produttori; infatti, c’è chi sostiene che il nome derivi da “arnese”; c’è chi invece lo attribuisce alla forma dialettale “arnais”, utilizzata per definire una persona “scontrosa/irascibile e ribelle ” e c’è chi, lo attribuisce al nome del Monte Renesio. Ancor oggi ogni produttore ha la sua personale versione.
La storia del vitigno inizia tra la fine del ‘400 e l’inizio del ‘500, anni da cui provengono le prime prove scritte della sua coltivazione.
Nel corso degli anni l’Arneis acquisisce un ruolo importante nella viticultura Piemontese, viene vinificato dolce o addirittura trasformato in Vermouth.
Nel ‘900 però dopo anni fortunati , con l’arrivo della fillossera, il vitigno rischia quasi l’estinzione, sarà grazie ad alcuni produttori lungimiranti e ai terreni ricchi di sabbia della zona, che il vitigno verrà recuperato, sino ad arrivare al meraviglioso prodotto che oggi conosciamo.
La produzionedel Roero Arneis è consentita solo nei 19 Comuni in provincia di Cuneo che si trovano sulla Riva sinistra del fiume Tanaro.
E’ un vino poliedrico, dalle mille sfaccettature che ogni produttore con il suo stile personale rende unico. Ne ho assaggiati molti , ognuno con la sua personalità e ognuno diverso dal precedente. E’ un vino che mi piace come aperitivo ma anche abbinato a piatti di pesce non troppo elaborati.
Nei prossimi articoli vi farò conoscere alcuni dei produttori che ho potuto apprezzare !
